Affrontare un tour non vuol dire solo avere preparato lo spettacolo in tutti i dettagli ma anche dover gestire una serie di aspetti decisivi, sopra e sotto il palco.
Nello scorso articolo ti ho dato un po’ di consigli su come fare a organizzare un tour da artista indipendente.
Tanti anni di esperienza e disavventure mi hanno insegnato che andare in tour è bellissimo ma solo se sei preparata a qualsiasi evenienza, sia sul palco che sotto il palco.

Attrezzatura musicale
Durante la mia prima trasferta ho rotto 2 corde a sera, una cosa mai successa prima.
Non ho mai capito se ero io che ero troppo carica o la mia chitarra che ha subìto il freddo; da quella volta ho iniziato a portare con me una quantità spropositata di corde di ricambio.
Idem per cavi, alimentatori, chitarre, negli anni mi sono ritrovata ad affrontare ogni tipo di inconveniente.
Sarebbe buona pratica, prima di partire, quella di passare dai propri tecnici di fiducia e far controllare tutta la strumentazione, l’inconveniente può capitare comunque ma questo aiuterà a limitare le possibilità.
Ecco una lista dell’attrezzatura fondamentale da portare in tour
- cavi di ricambio, almeno 4 in più
- corde di ricambio in abbondanza
- cavi di alimentazione di ricambio, almeno 2 in più
- pile, se ti servono, almeno 2 in più
- ciabatte di corrente (meglio se con una protezione dagli sbalzi di corrente, tipo questa), prolunghe, riduttori, doppie prese
- adattatore internazionale se vai all’estero
- adattatore per la presa industriale, ci ha salvati in un paio di occasioni
- pinze, cacciaviti, gaffa, oltre ai kit di manutenzione del proprio strumento
- una tracolla di riserva
- plettri a volontà
- teli per coprire gli strumenti se è un tour estivo
- cavi di connessione dei pedalini e cavi di alimentazione per i pedali
- un microfono di riserva
- un’asta di riserva, un leggio di riserva (se lo usi)
Io se posso porto anche una chitarra di riserva ma suppongo che non possa essere fattibile per tutti gli strumenti.
Ricorda: le cose funzionano bene finché non funzionano più, meglio portarsi una borsa in più che dover impazzire per cercare il negozio di strumenti musicali più vicino.
A me è capitato tantissime volte di avere problemi tecnici dal vivo di cui non ho mai compreso la causa.
Alcune cose si riescono a risolvere, per altre bisogna solo rassegnarsi e trovare soluzioni alternative.

Attrezzatura personale
Quando sei in tour ci sono 3 cose che possono rovinarti l’esperienza
- dormire male
- non poterti lavare
- mangiare male
Alcuni compagni di tour mi hanno presa in giro per il mio bagaglio ma si sono poi ritrovati a chiedermi in prestito varie cose che sembravano inutili all’inizio ma si sono rivelate fondamentali.
Quindi prendi appunti, anche se ti sembra che sia esagerato.
Dormire
Di certo non puoi portarti un letto in giro come il re Carlo ma puoi almeno tutelarti su due cose: dormire in un letto pulito e non avere freddo.
Io mi porto sempre un sacco letto e un sacco a pelo (li prendo sempre alla Decathlon), mi hanno salvato la vita in situazioni di fortuna in cui il letto non mi sembrava pulito o faceva un freddo cane.
Per la notte ti consiglio di portare almeno due alternative: una leggera e una pesante, perché spesso ti ritroverai a doverti adeguare alle preferenze di temperatura di qualcun altro.
Consiglio: metti i vestiti di scena in un bagaglio a parte, è un accorgimento che ti semplificherà la vita in maniera incredibile. Puoi evitare di portare il trolley coi vestiti di scena in hotel o ritrovarti in camerino a frugare tra biancheria intima e asciugamani.

Lavarsi
Il mio kit è questo:
- ciabattine da doccia
- cuffia da doccia
- salviettine umidificate a profusione
- asciugamani in microfibra (che occupano poco spazio, si asciugano subito e non puzzano dopo un utilizzo, alla Decathlon costano pochissimo)
- un beauty case di quelli impermeabili che si possono appendere con il gancio
- salviettine igienizzanti per superfici
- gel igienizzante per le mani
- sacchettini ermetici salva spazio (io sono andata una settimana in Estonia con uno zainetto pieno di maglioni grazie a questi sacchetti qui)
- phon da viaggio
- se i tuoi vestiti di scena sono eleganti potrebbe esserti molto utile un ferro da stiro da viaggio

Mangiare
Una cosa che va a danneggiare il tuo stato d’animo quando sei in giro è la fame. Se non mangi sei nervoso, non hai forze, sei di cattivo umore.
Consiglio: tieni in auto o in furgone sempre una scorta di cibo a lunga conservazione, che non siano merendine.
Per es: crackers, frutta essiccata, frutta secca, biscotti, grissini.
Ti aiuteranno quando sarai in ritardo e non potrai fermarti a fare uno spuntino prima di arrivare al locale, o quando non vuoi spendere 15 euro all’autogrill per due biscotti.
Mangia bene: al terzo giorno di panini il tuo corpo inizierà a darti segnali strani e questo comprometterà inevitabilmente anche la tua resa sul palco, oltre che a procurarti disagio. Cerca quando puoi di mangiare verdure e frutta, ti servono.
Occhio al caffè e alle redbull, ne avrai bisogno per guidare e per ricaricarti ma se già stai mangiando male possono darti il colpo di grazia.
Attenzione agli alcolici: bevi solo se reggi!
Un mio conoscente ha perso un lavoro perché si è ubriacato dopo il concerto e non è riuscito a smontare, costringendo i suoi colleghi a smontare per lui.
Far festa dopo il live con il pubblico e la crew è una delle cose belle di un tour ma assicurati di aver smontato tutto (se non hai qualcuno che lo faccia per te) e di non esagerare mai. Potresti perdere di vista la tua strumentazione o danneggiarla (oltre che stare malissimo tu).

Come convivere con gli altri
Anche l’amicizia più solida può andare in crisi in tour, la convivenza con abitudini diverse, una serata andata male o la stanchezza del viaggio può portarti a essere di cattivo umore.
Cerca sempre di capire se un problema esiste veramente o lo stai ingigantendo per la stanchezza. Negli anni ho scoperto che contare fino a 100 effettivamente serve, mi ha salvata tantissime volte da discussioni inutili.
Se c’è qualcosa che ti dà fastidio e si ripete nel tempo non aspettare di perdere la pazienza, parlane subito con gli altri e cerca di risolvere. Stare bene e sereni è fondamentale.
Trova il tempo per te
Dedicati del tempo per ricaricarti e rilassarti, che sia una corsa al mattino, una passeggiata nel pomeriggio o semplicemente un momento di tranquillità per bere un caffè da sola in un bar.
Imparare a dosare le proprie energie è fondamentale per la resa sul palco, che è il motivo per il quale sei in tour.
La mia esperienza si riferisce a tour autogestiti svolti sempre in auto o in furgone e senza grandi produzioni dietro.
Un tour organizzato da una grossa etichetta ovviamente presuppone la presenza di un tour manager e di una serie di altre figure che si preoccupano di gestire tanti aspetti di cui non dovresti preoccuparti tu.
Ne parleremo nei prossimi mesi, intanto se ti va lascia un commento con la tua esperienza.
Spero che questo articolo ti sia stato utile, se non vuoi perderti i post settimanali iscriviti alla newsletter, solo una mail a settimana con tutti i contenuti pubblicati!