Sara Velardo – musicista | Italia

scrivo canzoni, musiche per spettacoli teatrali, arrangio brani, suono per altri artisti

Capotasto a molla? No grazie!

Se hai provato tanti capotasti a molla che dopo un pò di tempo non funzionano più bene ti consiglio di leggere questo post!

Il capotasto mobile per chitarra è uno degli oggetti più usati dai chitarristi, spesso però non si ha piena coscienza di quanto sia importante comprare un buon capotasto.

Nonostante vengano venduti come adatti a tutti i tipi di chitarre, io consiglio di prendere due capotasti diversi a seconda che si tratti di chitarra acustica o elettrica.

Dopo averne provati a decine mi sento di consigliare quelli che per me sono i due migliori capotasti mobili per chitarra, che possono fare veramente la differenza nel proprio suono e nella comodità d’uso.

Capotasto per acusticaShubb C1

Capotasto in nichel, funziona a leva (come fosse una pinza), ma ha una rotellina dietro che serve per regolare la pressione a seconda del manico della chitarra e del diametro delle corde.

RICORDA: Puoi avere l’acustica più bella del mondo ma se il capotasto non è regolato correttamente “frizzerà” comunque.

Io ne ho uno da più di dieci anni, l’unico motivo per cui devi ricomprarne uno nuovo è se lo perdi.

Lo puoi comprare su Amazon e se non ti piace rimandarlo indietro aggratis ma fidati se non l’hai mai provato ti innamorerai.

Qui il link:

https://amzn.to/3USbtmf

Capotasto per chitarra elettrica G7th Performance

Funziona ad appoggio e poi si regola la pressione tramite una levettina nella parte superiore (meccanismo ART: Adaptive Radius Technology), costa un pò di più degli altri capotasti in circolazione ma sull’elettrica è meno aggressivo di quello in nichel, si monta e smonta al volo con una mano e non ti scorda la chitarra.

Va bene per l’elettrica ma frizza un pò sull’acustica se usi corde grosse, almeno non va benissimo per la mia Martin con le 0.12.

Idem come sopra qui sotto ti metto il link Amazon

https://amzn.to/3GRsVRZ

Pro tip = puoi usare il capotasto anche lasciando libere le corde piu sottili o piu gravi per ottenere accordature nuove, per es. lasciando il mi basso libero e il capotasto mobile al quinto tasto.

Hai mai provato?

Se vuoi saperne di più o hai domande scrivimi!


Avatar Sara Velardo

2 risposte a “Capotasto a molla? No grazie!”

  1. Avatar Antonio Capelli
    Antonio Capelli

    Bell’articolo Sara, un buon lavoro di divulgazione!!
    Per l’acustica concordo pienamente!! Dell’elettrica non ho nessuna esperienza.
    Grazie per tutto, un abbraccio e buona musica!

    1. Avatar Sara Velardo

      Grazie a te Antonio! Un forte abbraccio e buona musica!

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